-5% Sale!

L’orecchio della civetta

Villaggi coperti dalla neve, foreste ammantate di nebbia, taverne chiassose, figure solitarie che si scaldano di fronte al fuoco. È la placida realtà agreste europea della prima metà dell’Ottocento – soprattutto quella dei territori dell’Alsazia e dei Vosgi, al confine tra la Francia e la Germania – a fare da sfondo ai racconti gotici e stravaganti di Emile Erckmann e Alexandre Chatrian, che attingono a piene mani da tradizioni e storie locali per dipingere paesaggi e situazioni spesso inusuali, dove il soprannaturale può nascondersi nel quotidiano, ma è la realtà stessa a essere straordinaria.

I diciotto racconti contenuti in questo volume offrono un ottimo sguardo sulla produzione fantastica – ma non solo – del duo francese, che muovendosi tra suggestioni rievocanti Edgar Allan Poe ed E.T.A. Hoffmann è stato capace di costruirsi uno stile proprio, caratteristico, in grado di meritarsi il plauso e l’ammirazione di illustri colleghi (uno su tutti: H.P. Lovecraft) e inserirli a pieno titolo nel gotha della letteratura popolare dell’insolito.

Contiene i seguenti racconti:

L’orecchio della civetta (1860)
Il ragno-granchio (1860)
Stati di alterazione (1860)
Il cannocchiale di Hans Schnaps (1859)
Il requiem del corvo (1857)
Gretchen (1860)
Il violino dell’impiccato (1860)
Crispinus (o la storia interrotta) (1860)
Il sogno di mio cugino Elof (1859)
Myrtille (1862)
Il capro d’Israele (1860)
L’orologio del decano (1859)
Rembrandt (o il sacrificio di Abramo) (1849)
Il combattimento degli orsi (1860)
Il gufo della sinagoga (1860)
I promessi sposi di Grinderwald (1860)
Hans Storkus (1860)
L’occhio invisibile (o la locanda dei tre impiccati) (1857)

Traduzione di Camilla Scarpa

Collana: Tag:

17.00 16.15

Bizarre 13 - Formato: 13 x 19 cm
Pagine: 352 - Brossura
ISBN: 978-88-85772-47-2